lunedì 8 marzo 2010

Instant karma #13

Non potevo credere che una sola seduta con uno psicoterapeuta avesse risolto i drammi di una vita. Finsi di dormire e nei giorni a seguire non feci alcun riferimento alla cosa. Barbara era diversa. Continuava a parlare poco e a comportarsi nel solito modo ma avvertivo che era accaduto qualcosa. Quando le gambe sono ferme inizia a muoversi il cervello e il mio, per non assuefarsi alla routine ospedaliera, iniziò a ragionare sulle idee più disparate.
Barbara incolpava me di qualcosa che aveva perso. In concomitanza era avvenuto l’incidente.
Ne parlai con Carola, la cugina che aveva una mente fervida, peggio della mia, con cui giravo all’epoca in cui risalivano gli episodi. Ricordava a malapena gli avvenimenti, così le raccontai la faccenda mentre Barbara era a fare terapia.
Carola, dopo aver considerato ogni possibile scenario, si espresse come l'oracolo di Delfi.
“Parlane con Matteo. E’ l’unico che può saperlo”
Le raccontai che aveva incontrato Camilla e come, dopo molti giri di parole, era riuscita a dirottare la conversazione su Barbara.
“é stata tropo vaga, doveva fargli una domanda diretta!"
Ero d'accordo con lei, l’unica cosa da fare era incontrarlo e domandarglielo.
Mi venne male al pensiero di chiedere a Camilla di rifare la manfrina con lui. Per fissare l'appuntamento avevamo cercato di reperire alcune informazioni per avere la certezza che accettasse di incontrarla, saputo che aveva messo in vendita la sua auto per comprarne una più grande, lo aveva chiamato, non senza un minimo di soggezione, con la scusa che era interessata all'acquisto; avevano parlato per mezz’ora buona di cose inutili poi era arrivata al punto. Un altro appuntamento significava aver deciso di acquistare la macchina ed era una spesa che non potevo permettermi per risolvere un problema di karma. Dovevo trovare un altro sistema.
Alcuni giorni dopo il destino mi venne incontro.
Stavo tornando
dal bar quando, dall’ingresso del pronto soccorso vidi Gianni, un ragazzo della vecchia compagnia, molto amico di Matteo, sdraiato su una barella, accompagnato da due militi di una pubblica assistenza. Frattura scomposta di tibia e perone.
Lo ricoverarono in traumatologia. Mi informai sulle sue condizioni e gli orari del reparto. Ero certa che Matteo sarebbe andato a trovarlo, ne avrei approfittato per farmi trovare casualmente in zona. Feci la posta alla camera di Gianni per un giorno intero, alla sera vidi arrivare Matteo e signora. Mi vestii, truccai e scesi al terzo piano con la ventiquattrore di Camilla, per darmi un tono. Finsi d'essere passata a fare un saluto mentre ero di ritorno dal lavoro. Mi credettero.
Quando mi vide Matteo mi associò a Camilla e disse con rammarico che aveva venduto la macchina ad un collega, la fidanzata sorrise compiaciuta per l’acquisto di un suv fiammante.
Appena l’accompagnatrice si allontanò per rispondere al cellulare cercai uno spunto per avviare una conversazione, mentre pensavo a come introdurre il discorso, Matteo mi anticipò: “A proposito, sapevi che
Barbara è ricoverata in neurologia?”
Lo guardai come se avesse tre teste. La notizia era arrivata fino a lui, che non la vedeva da anni.
Temevo che ormai fosse di dominio pubblico.

CONTINUA...
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3 commenti:

  1. ..da una parte vorrei leggere tutto, fino alla fine, in un colpo solo..dall'altra, invece, mi piace venire qui, ogni giorno, e godermene un pezzetto..brava queen. Buona giornata!

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  2. ...traigo
    sangre
    de
    la
    tarde
    herida
    en
    la
    mano
    y
    una
    vela
    de
    mi
    corazón
    para
    invitarte
    y
    darte
    este
    alma
    que
    viene
    para
    compartir
    contigo
    tu
    bello
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    desde mis
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    TE SIGO TU BLOG




    CON saludos de la luna al
    reflejarse en el mar de la
    poesía...


    AFECTUOSAMENTE:
    NEVERLAND


    ESPERO SEAN DE VUESTRO AGRADO EL POST POETIZADO DE LOVE STORY, CABALLO, LA CONQUISTA DE AMERICA CRISOL.

    José
    ramón...

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  3. @Federica > :) io scriverei di più ma temo che troppo lunghi possano annoiare...

    @Jose Ramon Santana Vazquez > grazie per la poesia, sei gentile :)

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