lunedì 26 luglio 2010

Instant karma # 53

Rimango incantata ad osservare la foto, sfoglio l'album alla ricerca di una conferma, una dopo l'altra fanno venire a galla ricordi che ho accantonato in un angolo della testa, sospetto che l'astrocitoma, per fare posto, ne abbia sacrificato qualcuno, sono flashata e Davide mi guarda senza parlare.
- il medico strafigo, quello di cui ti ho parlato, è Marco!
- che significa?
- non lo so, deve significare qualcosa, ma non saprei dire cosa.
- sapeva che eri malata e si è travestito per venirti a trovare?
- no Davide, l'ho sognato e quando mi sono svegliata ho chiesto di lui senza ricordarne il volto.
- quindi?
- lascia perdere!
Mi guarda stranito, sembra non aver capito il discorso, inizia a frugare nella mia borsa per prendere il cellulare, smanetta sulla rubrica e seleziona il numero poi me lo porge sorridendo. Sembra arrivato il momento della verità. Mille pensieri affolllano la testa, con che diritto mi rifaccio viva? dopo più di un anno, dopo averlo allontanato con cattiveria, magari ha una donna, magari sono felici, hanno intenzioni serie, convivono, o sono andati in vacanza alle Fidji e sono tornati sposati. Non ce la faccio. Schiaccio il tasto C e chiudo il telefono. Un passo per volta. Mi alzo per tornare in sala quando arrivano tutti nella mia stanza, mi obbligano a indossare la camicia da notte e a coricarmi. Il medico ha ordinato tassativamente riposo. Credo che diventerà il mantra della settimana. Obbedisco agli ordini, mi sdraio, a disposizione ci sono libri, riviste, il portatile e il televisore. Mamma e papà mi lasciano riposare, promettono di tornare all'ora di cena, Claudia ha sistemato le mie cose e ha riempito frigo e credenza di ogni genere alimentare, Francesca controlla la temperatura ed esce in punta di piedi. Sono ancora sorvegliata a vista, se mi addormento subito ci sono buone probabilità che i visitatori mi lascino in pace per le prossime ore. I pensieri non mi danno tregua. Mi rigiro nel letto una dozzina di volte, sembrano passate ore invece le lancette sono saldate. Prendo il telefono, osservo il suo nome sul display, non lo facevo da mesi. Decido di premere il pulsante. La chiamata è partita, non posso riavvolgere il nastro.

CONTINUA
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4 commenti:

  1. ..non ti puoi fermare proprio adesso..Queeennn, guai a te se fai partire una segreteria telefonica, se trova occupato o spento!!! Sempre favoloso! Adesso sono in pari..e già in trepida attesa! Buona giornata amica!

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